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Tennis A Dubai si sfidano i giganti, ad Acapulco si parla italiano

Tennis Dubai Acapulco Dal 18 febbraio al 2 marzo i riflettori del tennis mondiale si spostano sul Dubay Duty Free Tennis Championship, giunto alla sua ventunesima edizione e teatro del tennis ai più alti livelli. Le prime posizioni dell’Atp hanno votato “Best Venue” lo stadio di Dubai, e nessuno si permette di mancare all’appuntamento. Il 18 comincerà il torneo femminile, che vedrà in azione ben 9 delle prime dieci posizioni della classifica mondiale, Azarenka compresa, che lo scorso anno dovette rinunciare per un infortunio. Assieme a lei anche la sua sfidante nella finale del recentissimo Australian Open: Na Li, vincitrice del Roland Garros nel 2011 (a danno di Francesca Schiavone), che si dice sempre più forte fisicamente e mentalmente, grazie al suo allenatore Rodriguez. Non mancherà nemmeno Serena Williams, sempre pronta a fare lo sgambetto alla numero uno Azarenka, mentre Agnieszka Radwanska proverà a difendere il proprio titolo con le unghie e con i denti.

Il 25 febbraio a Dubai arriveranno le stelle più luminose del firmamento e ancora una volta si potrà scrivere un esaltante capitolo dello sportivissimo duello tra Roger Federer e Novak Djokovic, il cinque volte campione in carica e numero due, contro l’attuale numero uno del mondo, nonchè vincitore uscente degli Australian Open. I due godono certamente di ottima forma e punteranno alla finale, ma in questo torneo non sarebbero nuovi gli “sconvolgimenti” e del resto tra i tennisti che si sfideranno, ci sono anche Del Potro, Tsonga e Berdych, che ha già battutuo Federer per ben cinque volte.

Il 25 febbraio segnerà anche l’avvio dell’Abierto Mexicano Telcel, torneo Atp dal 1993, che si disputa su terra rossa ad Acapulco. Se Dubai attira le luci della ribalta, il torneo mexicano non è poi da meno, specie per gli italiani, che seguiranno con interesse la campionessa Sara Errani difendere il proprio titolo. La finale del 2012 è stata tutta azzura: Sara Errani contro Flavia Pennetta. Ma non solo, la Errani, assieme a Roberta Vinci, è stata anche la protagonista e la vincitrice della finale 2012, nella quale con uno schiettissimo 6-2 6-1 liquidarono la coppia sfidante spagnola per la seconda volta di seguito in finale.

Proprio per quel che riguarda la coppia del doppio femminile non si può che puntare su di loro: neo campionesse dell’Australian Open, campionesse in carica dell’Abierto Mexican Telcel, candidate a vincere oltre che a difendere il titolo con le unghie, forti di un momento di grazia e di splendida forma. La stessa cosa non si può dire per Sara Errani in singolo, che all’Australian non ha dato prova di essere al 100%. Tuttavia, proprio il desiderio di difendere il titolo potrebbe riscattare il suo gioco preciso e grintoso. Anche Flavia Pennetta, due volte vincitrice della competizione, potrebbe avere le carte in regola per portare a casa il titolo.

Curioso come, leggendo la presentazione ufficiale della ventesima edizione del torneo, il trio femminile italiano (Errani, Vinci e Pennetta) faccia scomparire gli autorevolissimi protagonisti della competizione maschile, rubando gran parte dello spazio e del cerimoniale di auguri. Ambiscono a portare a casa il trofeo nel torneo maschile Rafael NadalDavid Ferrer e Nicolas Almagro, e ne hanno ben donde tutt’e tre, visto che le ultime cinque finali sono state vinte sempre e solo da spagnoli: Ferrer (le ultime tre) e Almagro (le altre due). La finale del 2011 si è disputata proprio tra Ferrer ed Almagro. Un torneo “tutto in casa”, quindi? Assolutamente no, la terra rossa può riservare molte più sorprese del sintetico, la palla rallenta, le geometrie divengono più flessibili e la psicologia di gioco si esalta al massimo.

Anche il torneo di Acapulco, come quello di Dubai, si concluderà il 2 marzo, e quando i giochi saranno fatti, ed i set conclusi, è da giurare che saranno stati scritti altri due emozionanti capitoli di storia tennistica, e, forse, le carte ed i numeri del ranking sembreranno un po’ rimescolati. A favore delle azzurre e degli azzurri, ci auguriamo.