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scommesse

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Glossario scommesse

Aggio: o anche detto margine rappresenta la percentuale che il bookmaker si trattiene in una scommessa a quota fissa. Questo parametro non serve per cercare di prevedere l’esito di un match, ma serve per capire se la quota proposta dal bookmaker per il determinato segno scelto ( 1, X, 2, Under, Over, GG, NG, ecc. ecc. ) è congrua. Come si calcola l’aggio? Il calcolo dell’aggio varia a seconda della tipologia di scommessa scelta. Supponiamo di considerare l’aggio per la scommessa 1X2. In questa scommessa abbiamo tre quote, quella per il segno 1, per il segno X e per il segno 2.

calcolo aggio

Antepost: una scommessa antepost è una scommessa che in genere riguarda il lungo periodo ovvero non su un determinato evento bensì sul risultato globale di una serie di eventi. Una scommessa antepost è ad esempio una scommessa nella quale si pronostica prima dell’inizio del campionato ( o anche durante il campionato ) chi vincerà l’intero campionato. Nei campionati del mondo ad esempio possiamo avere scommesse antepost su chi vincerà il campionato del mondo o anche antepost su chi vincerà la fase a gironi. Come si può osservare è una scommessa che riguarda il verificarsi di più eventi nel tempo e non di un solo evento. Durante un campionato le quote sul vincente campionato varieranno in base al verificarsi degli eventi, ma la quota alla quale abbiamo fissato la nostra scommessa antepost rimarrà invariata.

Handicap: Spesso mi viene chiesto “cosa vuol dire handicap?” , “cosa vuol dire handicap (-2)?“. Chiariamo prima di tutto che le scommesse con handicap sono scommesse sulla differenza delle reti. La parola handicap sta ad indicare uno svantaggio “virtuale” ovvero che in campo non c’è ma noi supponiamo che ci sia ugualmente. Perchè ipotizzare uno svantaggio? Cosa intendiamo per svantaggio? Facciamo subito un analogia per spiegare bene questo concetto. Quando un adulto fa una corsa con un bimbo piccolo, spesso per dargli qualche possibilità di vincita in più lo si fa partire in posizione avanzata. Si dice appunto che gli si da un vantaggio. Questo è ciò che accade nelle scommesse con handicap. Prendiamo per esempio la partita Milan – Como. Il Milan è decisamente più forte del Como. Un bookmaker se dovesse quotare questa partita magari per la vittoria del Milan fornirebbe una quota di 1.09. Molti scommettitori convinti della vittoria del Milan potrebbero dire … si, il Milna vincerà ma a quota 1.09 quanti soldi ci devo mettere? Se mgari fosse stata a quota 1.40 allora la scommessa l’avrei piazzata. Allora il bookmaker cosa fa? Ti dice OK io ti faccio giocare la vittoria del Milan a 1.40 ma dobbiamo supporre che il Como prima del fischio di inizio stia già vincendo con un goal di scarto quindi stiamo ipotizzando che la partita inizi non dallo 0-0 ma dallo 0-1. Questo vuol dir che il Milan parte con uno svantaggio, appunto con un handicap di 1 goal rispetto al Como. Pertanto se voi pronosticate che il Milan vincerà con il Como a quota 1.40 con handicap, questo vuol dire che per vincere la scommessa il Milan dovrà vincere con almeno 2 goal di scarto perchè partendo da 0-1 dovrà fare prima 1 goal per pareggiare e quindi passare a 1-1 e poi un altro per vincere passando così al 2-1. Il bookmaker può anche dire, “che ne dici di puntare sul Milan vincetne con il Como a quota 2.00 ? Te lo faccio giocare ma con due goal di handicap. Vale a dire che la nostra scommessa risulterà vincente se il Milan vincerà con almeno 3 goal di scarto sul Como.

Money Management: ogni scommettitore dovrebbe sempre avere una strategia di money management ovvero di gestione del portafoglio in modo da essere sempre in grado di valutare quando e quatno puntare e quando fermarsi e attendere. Nei nostri articoli abbiamo trattato più volte l’argomento e più volte lo tratteremo ancora pertanto Vi invito a visitare questa pagina che mostra i vari articoli in cui si parla di Money Management

Picchetto e quote: le quote delle scommesse vengono generate dai quotisti a partire da un picchetto che non tiene conto del guadagno del bookmaker ma considera solo le probabilità di vincita dell’una o dell’altra squadra o del pareggio. L’abilità del quotista è proprio quella di capire chi ha realmente maggiori probabilità di vincere un match.Stabilito questo picchetto il bookmaker bilancerà i numeri del peicchetto in modo da stabilire le quote garantendosi ovviamente la sua percentuale. Facciamo un esempio.
Se andate sulla pagina delle statistiche di Paddy Power potrete osservare nella parte bassa che scorrono orizzontalmente le partite con delle percentuali. Quelle percentuali che vedete sono proprio le probabilità che i quotisti di Paddy Power hanno dato ai possibili risultati del match 1 X 2 . Prendiamo per esempio la partita Juventus-Roma. I quotisti sostengono che la Juventus ha il 49% delle possibilità di vincere, il 26% di pareggiare e il 25% di perdere. Bene, prendiamo carta e penne e facciamo un pò di calcoli. Innanzitutto la somma delle percentuali fa proprio 100 come è giusto che sia. Quindi in base a queste percentuali formuliamo il picchetto che si ottiene dividendo 100 per la quota. Pertanto il picchetto di Juventus – Roma sarà il seguente:

  • 1 100/49 = 2.05
  • x 100/26 = 3.85
  • 2 100/25 = 4.00
ma le quote di Paddy Power non coincidono ovviamente col picchetto perchè da qui deve uscire anche il ricavo del bookmaker che invece propone quanto segue:
  • 1 @1.67
  • X @3.90
  • 2 @4.75
Le quote proposte possono variare nel tempo e ciò dipende dalla più classica delle leggi di mercato ovvero domanda/offerta. Più una quota sarà richiesta dagli scommettitori rispetto alle altre quote e più tenderà ad abbassarsi. A far variare una quota concorreranno anche gli eventi dell’ultimo minuto, come l’assenza di un calciatore per infortunio, il meteo ed altri fattori che possono far variare le percentuali del picchetto iniziale.

 

Se volete avere chiarimenti su altre terminologie legate al betting postatele nei commenti in fondo alla pagina.